Prompt di Fine Mondo - Romanzo

Disponibile da maggio 2025 il nuovo romanzo di Agnese Trocchi: Prompt di Fine Mondo. Come andarono veramente le cose nell’attentato multiplo del 2...
Il Garante della privacy ha emesso un provvedimento per bloccare il trattamento dei dati personali degli utenti italiani da parte della società titolare dell’app Clothoff: permetteva a chiunque di creare nudi deepfake, anche a contenuto pornografico, a partire da foto di persone reali.
La decisione del Garante
Con il provvedimento del primo ottobre 2025 il Garante "ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli utenti italiani nei confronti di una società, con sede nelle Isole Vergini Britanniche, che gestisce l’app Clothoff".
La limitazione provvisoria al trattamento dei dati degli utenti italiani – si legge nel provvedimento – durerà il tempo necessario al Garante per lo svolgimento dell'istruttoria avviata nei confronti della società titolare di Clothoff.
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L'amministrazione Trump vuole creare un sistema di sorveglianza di massa per scoprire gli immigrati irregolari analizzando i contenuti sui social media.
L’amministrazione Trump ha previsto di creare un team di sorveglianza che aiuterà l’ICE (Immigration and Customs Enforcement) a trovare immigrati clandestini attraverso la scansione dei contenuti pubblicati sui social media. La scorsa settimana, Apple e Google hanno rimosso dai rispettivi store alcune app che permettevano di segnalare la posizione degli agenti dell’ICE.
In base ai documenti pubblicati sulla piattaforma per gli appalti, l’agenzia federale cerca fornitori privati per un programma di sorveglianza. Un team di 28 esperti, che lavorerà nelle sedi dell’ICE in Vermont e Sud California, avrà il compito di analizzare i contenuti pubblicati su Facebook, Instagram, TikTok, Reddit, YouTube e altri social media per raccogliere informazioni utili all’individuazione di immigrati clandestini.
Ovviamente verrà anch… → leggi di più su Pillole di Graffio
Lunga puntata dedicata ad un racconto, attraverso molti report di 7amleh - centro di ricerca arabo sui social media - e non solo, dell'uso della tecnologia da parte di Israele come strumento di oppressione e di genocidio.
Il primo frammento di audio è dedicato al tema della distruzione dell'infrastruttura di rete; e alle difficoltà di comunicazione delle persone palestinesi in un contesto di censura che, in più, richiede a chi subisce un genocidio di performare il ruolo della vittima nei modi richiesti dai social media.
Proseguiamo con una rassegna delle tecnologie militari che non sarebbero possibili senza il coinvolgimento delle solite grandi imprese.
Infine, risultati delle campagne di boicottaggio e lotte per fermare i rapporti tra queste aziende e Israele.
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Presentato durante il DIG Festival di Modena, racconta l'inquietante dietro le quinte di chi sostiene interi sistemi tecnologici. Ne abbiamo parlato con il regista, Henri Poulain
L’intelligenza artificiale occupa uno spazio sempre maggiore nel dibattito contemporaneo. Soprattutto al cinema dove è diventato il prisma attraverso cui si riflettono le nostre paure, le nostre speranze e le domande più radicali sull’identità umana, sul controllo della tecnologia e sul futuro della società. L’AI è diventata un vero campo di battaglia politico e sociale, dove si incontrano, e si scontrano, questioni economiche, ambientali e legate ai diritti dei lavoratori. Ancora una volta è il cinema a investigare questo rapporto complesso, mostrando cosa si nasconde dietro dati, cloud e reti digitali, grazie al prezioso documentario In the Belly of AI, diretto da Henri Poulain, presentato durante il DIG Festival di Modena.
Un’opera che smonta l’illusione di un’intelligenza artif… → leggi di più su Pillole di Graffio
Domenica 5 ottobre alle ore 16,30 C.I.R.C.E. condurrà il laboratorio di Pedagogia Hacker "Giocare o essere giocati" all'interno del Festival Interferenze Costruttive a Roma.
Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di abitudine e assuefazione costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire instancabilmente alle “comunità” digitali, costruite seguendo tecniche di gamificazione.
Su Instagram, TikTok, Facebook, ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti “like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli (sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta. Di certo, “vincere” non è mai abbastanza: d… → leggi di più su Pillole di Graffio
L’azienda Usa è privata ma lavora per i governi.
Il potere, militare e non, oggi parla in codice. Palantir, la società fondata vent’anni fa a Palo Alto, è diventata la piattaforma che governi e eserciti usano per mettere ordine nel caos dei dati. Non produce armamenti, ma costruisce il software che li guida, nelle missioni e nelle decisioni. Ma soprattutto è lo strumento attraverso cui Peter Thiel, imprenditore e investitore, allarga la sua influenza sulla politica di Washington e sulla nuova amministrazione Trump.
Un unicum diventato imprescindibile per ogni esercito. I prodotti principali di Palantir hanno nomi evocativi, funzionali per far comprendere in fretta la loro utilità marginale. Gotham, usato da intelligence e forze armate, integra basi dati classificate e scenari operativi. Foundry, pensato per imprese e amministrazioni civili, costruisce copie digitali dei processi per ottimizzare logistica, forniture, ospedali. Apollo gestisce la distri… → leggi di più su Pillole di Graffio
L'intervento a Radio Onda Rossa di un collaboratore di C.I.R.C.E. a proposito dell'uso dell'intelligenza artificiale nella scuola a partire dalle linee guida recentemente emanate dal Ministero dell'Istruzione evidenziandone contraddizioni, limiti e speculazioni e sottolineando l'ennesimo trasferimento di fondi pubblici ai privati, i soliti big tech.
Molto in sistesi: l'Intelligenza Artificiale delle multinazionali tecnologiche, in particolare i Large Language Model, non andrebbe usata perché è insostenibile dal punto di vista ambientale, replica discriminazioni e stereotipi della società, standardizza scrittura e pensiero.
Seconda parte del bignamino di Quatrociocchi sugli LLM spiegati senza supercazzole.
Un LLM non è un pensatore profondo: è un sistema statistico addestrato su enormi quantità di testo per modellare le regolarità del linguaggio, senza accesso diretto al mondo reale. Tutto quello che fa è empiricamente descrivibile e riproducibile: nessuna magia, nessun “spirito” emergente.
Riporto di seguito i concetti. L'originale si può leggere su Linkedin
I computer non capiscono parole, elaborano numeri. Per questo ogni parola viene trasformata in un elenco di numeri chiamato vettore. Se due parole compaiono spesso nello stes… → leggi di più su Pillole di Graffio
Walter Quattrociocchi ha pubblicato un bignamino di concetti base degli LLM. (ovvero: capire in 90 secondi un LLM e sembrare competenti a cena senza coprire l’abisso delle proprie lacune con il pensiero circolare e le supercazzole pop-filosofiche sull’etica dei termosifoni col cimurro)
Un LLM non è un pensatore profondo: è un sistema statistico addestrato su enormi quantità di testo per modellare le regolarità del linguaggio, senza accesso diretto al mondo reale. Tutto quello che fa è empiricamente descrivibile e riproducibile: nessuna magia, nessun “spirito” emergente.
Riporto di seguito i concetti. L'originale si può leggere su Linkedin
Correlazione
Due parole sono “amiche” se nei dati compaiono insieme più … → leggi di più su Pillole di Graffio
L’Europa continua a confondere addestramento con cultura digitale. La colonizzazione tecnologica americana prosegue indisturbata, mentre di sovranità non resta che qualche slogan buono per i convegni
Ci stiamo avvicinando a passi da gigante a quella che Gibson chiama “la singolarità dell’idiozia“, in inglese Singularity of Stupid. Da una parte ci sono quelli che vogliono menare i russi trent’anni dopo il crollo dell’Unione Sovietica, e dall’altra ci sono gli Stati Uniti che non sanno decidere se preferiscono una dittatura o una guerra civile, con una crescente possibilità di ottenere entrambe.
In mezzo, c’è una dozzina di tipi oscenamente ricchi e fantasticamente stupidi, che si diverte a bruciare centinaia di miliardi in un culto millenaristico chiamato Intelligenza Artificiale.
E poi ci siamo noi delle colonie, sempre pronti a correre dietro all’ultima moda che viene da oltreoceano.
Tra i temi affrontati da Vannini nell'articolo, … → leggi di più su Pillole di Graffio
In uscita per Eleuthera un libro di riflessioni e attività pratiche per un approccio critico e creativo alle nuove tecnologie L'articolo Pedagogia hacker – il libro proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. E' uscito per le "Matite di Animazione Sociale" il libro frutto di questi anni di lavoro educativo nel contesto di Anno Unico L'articolo R-esistere adolescenti. Strumenti per una risposta educativa alla sofferenza delle nuove generazioni proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Il mio contributo alla pubblicazione "Keep it real, comunità in cerchio". Per chi ogni tanto mi chiede come mi sono ingaggiato in questo percorso tra hip-hop e educazione, perchè è nato il libro e come ora prosegue la cosa L'articolo (Breve) storia della mia Pedagogia Hip-Hop proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Un sogno che diventa realtà, è nata Keep it real, comunità in cerchio, la rete che riunisce tutte le più importanti realtà nazionali che utilizzano l’hip-hop come strumento educativo. Un cerchio in continua crescita a cui sono felice di portare il mio contributo. Qui il lancio stampa ufficiale, attingendo dalle parole del sito di daSud, … Leggi tutto "Abbiamo creato una rete nazionale per chi lavora con l’hip-hop in campo educativo" L'articolo Abbiamo creato una rete nazionale per chi lavora con l’hip-hop in campo educativo proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. 6 parole-medicina per un approccio critico e desiderante al disagio delle nuove generazioni L'articolo E’ tempo di un approccio educativo e sociale alla sofferenza degli adolescenti proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Quando i personaggi di film, serie tv, anime, manga divengono stimolo per porsi domande importanti sul mondo, la vita, se stessi L'articolo Personaggi fantastici per urgenze reali proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Torna Alieni! il corso di formazione per i professionisti che si occupano di adolescenti. L'articolo Alieni. Formazione per il lavoro con i nuovi adolescenti 2024-25 proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Un'attività per liberare foto e immagini che custodiamo nei nostri dispositivi o che abbiamo affidato ai social network. Per farle respirare, dargli voce, renderle spazio di incontro. L'articolo Voglio una cornice! Una vita per le immagini, al di là dei social proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Un tempo era «rock o lento?»: il rock, la velocità, la bandiera dei giovani, il lento invece cosa da vecchi. Oggi, con i «boomer» persi in un vortice di frenesia in cui si perde il senso, le nuove generazioni vogliono tirare il freno. Qualche suggestione musicale e pedagogica (e politica...). L'articolo Perché la musica dei più giovani sta rallentando? Un fenomeno che apre anche a nuovi immaginari educativi proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. suggerimenti per allestire setting per il lavoro riflessivo ed esperienziale nel digitale L'articolo Come creare un ambiente accogliente in videochat proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
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