Venerdรฌ 27 maggio partecipiamo al seminario: ๐๐ฎ ๐๐ณ๐ถ๐ฑ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐บ๐ผ๐ฐ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ฎ ๐๐ฒ๐ฟ๐ฟ๐ถ๐๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฎ๐น๐ฒ, ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ผ๐๐๐ฒ๐ป๐ถ๐ฏ๐ถ๐น๐ถ๐๐ฎฬ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ผ ๐๐๐ถ๐น๐๐ฝ๐ฝ๐ผ ๐น๐ผ๐ฐ๐ฎ๐น๐ฒ ๐ป๐ฒ๐น๐นโ๐ฒ๐ฝ๐ผ๐ฐ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฒ ๐๐ฒ๐ฐ๐ป๐ผ๐น๐ผ๐ด๐ถ๐ฒ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐น๐น๐ถ๐ด๐ฒ๐ป๐๐ถ organizzato da Master ProPART e Fondazione Mondo Digitale.
๐๐๐ฃ๐๐ง๐๐ฬ 17 ๐ข๐๐๐๐๐ค 2024
Sede della Fondazione Mondo Digitale
Via del Quadraro, 102, 00174 Roma RM
Ore 9,30-19,30
Per iscriversi
Programma
MATTINA
(9,30-13,30)
Saluti e Introduzione
Carlo Cellamare, Sapienza Universitร di Roma
Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale ETS
Luca Brignone, Sapienza Universitร
Esperienze
(ore 10.00: misto, in presenza e da remoto)
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Alfonso Molina, Direttore scientifico di Fondazione Mondo Digitale)
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Monica Cerutti, Universitร di Torino
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Pamela Visconti, Politecnico di Milano
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Silvia Sivo, IUAV
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Alessio Dragoni, CEO di SciamLab
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Alberto Budoni, โSapienzaโ Universitร di Roma
๐๐ข๐ณ๐ต๐ฆ๐ค๐ช๐ฑ๐๐ป๐ช๐ฐ๐ฏ๐ช - ๐๐ฆ๐จ๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐๐ฎ๐ช๐ญ๐ช๐ข-๐๐ฐ๐ฎ๐ข๐จ๐ฏ๐ข
Micaela Deriu, E.Q. Comunicazione di cittadinanza della Regione Emilia-Romagna
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Tibor Katelbach, Ingegnere informatico
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Clara Archibugi e Gaia Pietravalle, Arci immigrazione
POMERIGGIO
(15.00-19.30)
Discorsi (15.00: in presenza)
Saluti e Introduzione
Mirta Michilli, direttrice generale di Fondazione Mondo Digitale
Stefano Simoncini, โSapienzaโ Universitร di Roma
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Michele Sorice, โSapienzaโ Universitร di Roma
Emiliana De Blasio, Luiss Guido Carli
Stefano Rollo, EQ Servizio coordinamento in materia di processi partecipativi ed elettorali Roma Capitale
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Alessandra Esposito, โSapienzaโ Universitร di Roma
Fiorella De Cindio, Universitร Statale di Milano
Luciano De Bonis, Universitร del Molise
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Agnese Trocchi, Centro di ricerca indipendente C.I.R.C.E.
Giuseppe Iacono, Coordinatore del progetto Repubblica Digitale - Dipartimento per la Trasformazione Digitale
Alfonso Molina, Direttore scientifico di Fondazione Mondo Digitale
Pausa (17.30)
Tavola Rotonda (18.00: in presenza)
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Modera: Sonia Montegiove, giornalista
Partecipano:
โข Sabina Bellotti, Referente nazionale politiche di Open Government, Ufficio Capo Dipartimento per la Funzione Pubblica
โข Andrea Catarci, Assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Cittร dei 15 minuti
โข Carlo Cellamare, "Sapienzaโ Universitร di Roma
โข Enrico Colaiacovo, Direttore del Dipartimento di Trasformazione digitale di Roma Capitale
โข Riccardo Corbucci, Presidente della Commissione consiliare Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica
โข Luigi Corvo, Universitร degli Studi di Milano-Bicocca
Flavia Marzano, Consulente ed esperta di innovazione
- Coordinamento scientifico: Stefano Simoncini, Luca Brignone, Alfonso Molina, con il supporto di Stefano Rollo.
Presentazione
Il problema della relazione tra digitale e territorio รจ assai complesso e sfaccettato.
Ci sono tre nodi tematici da intrecciare: gli impatti territoriali multiscalari e multidimensionali delle attuali forme di mediazione digitale; la difficile regolamentazione multilivello da parte del pubblico, dalla Comunitร europea agli enti locali, sulle attivitร e servizi erogati dalle grandi piattaforme corporative, ma anche sulla questione dei dati - lโapertura di quelli pubblici e la protezione di quelli privati; quali iniziative e processi - tra politiche e pratiche - i territori e i loro governi possono mettere in campo per rispondere alle sfide e ai rischi della transizione digitale e dellโeconomia di piattaforma, per tornare a guidare le trasformazioni territoriali in un mondo globalizzato.
Il problema di fondo รจ che lโimpulso di accelerazioni violentissime nella progressiva esternalizzazione delle capacitร e attivitร umane verso le macchine, dalla produzione materiale e immateriale fino ai processi cognitivi dellโIA, mette in crisi qualsiasi capacitร di controllo pubblico e democratico in quanto alza costantemente lโasticella della transizione digitale a favore di grandi monopoli, e quindi di grandi concentrazioni di conoscenza, ricchezza, potere. Il sistema delle grandi piattaforme monopolistiche rappresenta una complessiva infrastruttura di interazioni e scambi che si configura sempre di piรน come uno spazio di governo da remoto dei territori, con impatti che sono ancora troppo poco studiati e compresi nel loro insieme: basti pensare a quanto sia problematica lโincidenza di Amazon e AirBnb sui sistemi locali e sulle loro relazioni con i beni materiali, mobili e immobili.
Se perรฒ si guarda con attenzione ai territori, si assiste anche a interessanti sperimentazioni che cercano di appropriarsi del potenziale abilitante delle nuove tecnologie nella dimensione locale e civica (tra mutualismo, economie circolari e solidali, condivisione di conoscenza), e in funzione dellโinteresse pubblico. Si tratta di movimenti e iniziative dal basso, spesso coniugando autorganizzazione, terzo settore, PMI ed enti locali, provano a riappropriarsi delle tecnologie e conoscenze tecno-scientifiche attraverso pratiche variamente denominate, tra cui community informatics, public interest technologies, grassroots innovation, community technoscience, e civic technologies. Appare molto interessante in particolare la teorizzazione delle civic tech intese come ecosistemi collaborativi locali e decentrati che mettono in rete diverse tipologie di attori con lโobiettivo di favorire la cooperazione territoriale e generare valore in modo piรน sostenibile e distribuito.
Infine vi รจ il discorso delle strategie pubbliche.
Il processo di digitalizzazione della PA รจ unโesigenza imprescindibile per ragioni operative e organizzative di gestione dellโinformazione, ma anche al fine di ottimizzare e regolare il rapporto con i cittadini a vari livelli, sia allo scopo di erogare servizi, sia con finalitร comunicative, che vanno dalla volontร di costruzione del consenso, allโesigenza genuina di ricostruire e allargare la base democratica del governo del territorio, o perfino allโintento di aggiornare la propria funzione convertendosi da sistema tradizionale di erogazione di servizi a piattaforma abilitante. A queste ultime finalitร aderiscono in particolare quelle istituzioni impegnate nella sperimentazione di piattaforme abilitanti per la democrazia digitale o deliberativa, la pianificazione partecipata, il mutualismo e lโamministrazione condivisa dei beni comuni. Piรน complesso appare il tema della affermazione della cosiddetta โsovranitร tecnologicaโ attraverso la regolamentazione delle grandi piattaforme, che sia tramite il ricorso a normative stringenti o favorendo la costruzione di infrastrutture alternative.
Tra strategie nazionali e iniziative locali per la duplice digitalizzazione, della PA e della societร , lโincontro intende fare un punto su questi livelli di azione territoriale, tra pratiche e politiche, volti alla infrastrutturazione locale di una governance aperta, collaborativa e democratica, valorizzando in particolare i progetti che emergono nel contesto romano.
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