Corsi di Pedagogia Hacker per docenti 2024/25
Nell'ambito delle azioni del PNRR anche per l'anno scolastico 2024/2025 abbiamo organizzato dei corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie...
Rischiano nella migliore delle ipotesi di essere ignorate, nella peggiore di mandare il tilt le procure.
Non solo una svolta “autoritaria” per bloccare i pirati che trasmettono in streaming la Serie A: gli emendamenti del governo approvati in questi giorni contengono un errore clamoroso che rischia di rendere la vita impossibile agli operatori del web e intasare le procure con miliardi di segnalazioni perfettamente inutili.
Ha senso una norma del genere in un paese come l’Italia? Secondo Giovanni Ziccardi, professore di Informatica Giuridica all’Università degli Studi di Milano, qualche problema c’è. “Nel prevedere interventi legislativi che riguardano il mondo dell’informatica è necessario avere delle competenze tecniche importanti”, spiega Ziccardi. “Risolvere in poche righe il tema del controllo delle attività online è impossibile, soprattutto considerando le complessità legate a strumenti come le vpn”.
Non … → leggi di più su Pillole di Graffio
Durante "L'ora di buco", la trasmissione di Radio Onda Rossa in cui lavoratori e lavoratrici della scuola parlano di scuola, sono stati presentati i corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie. I corsi, anche per l'anno scolastico 2024/2025, sono finanziati dal PNRR. Sono gratuiti per le insegnanti e gli insegnati.
Possono partecipare ai corsi i docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo che precari/e. Per ogni corso seguito verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Durante la corrispondenza si è paralto anche di cosa è il metodo della Pedagogia Hacker.
Ascolta l'audio sul sito di Radio Onda Rossa
Si tratta di 3 corsi:
Dopo un anno di spietata offensiva israeliana su Gaza, il conflitto si allarga a macchia d’olio in tutta la regione mediorientale. Anche se l’escalation in corso assorbe l’attenzione dei media principali, non possiamo distogliere lo sguardo da quello che succede sul campo.
Coltiva la solidarietà insieme ad ACS. Sottoscrivi per far vivere gli alberi della rete.
Schiacciate dai gangli feroci di una guerra che sembra ormai inevitabile, restano donne e uomini che vogliono continuare a vivere.… → leggi di più su Pillole di Graffio
La prima parte della trasmissione è dedicata al secondo tentativo di Microsoft di lanciare un sistema di ricerca all'interno di Windows basato su intelligenza artificiale. Se il primo tentativo era stato un disastro di sicurezza, cosa possiamo dire del secondo? Indubbiamente il nuovo design sembra più solido; ma come leggere complessivamente questo progetto di accumulazione di grossi dataset in locale e di spostamento del carico computazionale sull'hardware utente?
La seconda parte della trasmissione è invece legata ad NSO e alle cause che ha con Apple e Whatsapp (avete letto bene). Benché per entrambe le aziende è chiaro che si tratti di processi il cui fine ultimo è il miglioramento della propria reputazione, rileviamo come entrambi i processi siano molto appesantiti dall'ostruzionismo e dalla copertura di Israele.
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L'Alta Corte dell'Unione Europea ha emesso una sentenza che limita l'uso dei dati personali degli utenti da parte di Meta e altre piattaforme social per scopi pubblicitari. La decisione, in linea con un parere precedente di un consulente della corte, impone restrizioni sulla durata della conservazione delle informazioni personali per il targeting degli annunci.
La sentenza fa riferimento al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell'UE, istituito nel 2018. In particolare, si basa sul Recital 65 del GDPR, che stabilisce il "diritto all'oblio" e il diritto alla rettifica e cancellazione dei dati personali. La mancata conformità al GDPR potrebbe comportare sanzioni fino al 4% del fatturato annuo globale, cifra che per colossi come Meta potrebbe ammontare a miliardi di euro.
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Guardare avanti, si dice. Guardare fisso, invece, la propria mano che sostiene un apparecchietto nero con schermo, detto smartphone. Consultare, sbirciare, controllare, scrollare, ascoltare, pagare, scrivere, parlare, filmare… Al ristorante, per strada, in chiesa, nel passeggino, al cinema, in arrampicata, al supermercato, in auto, in classe, in ospedale, sul bus, sul water, a letto, in bici, al lavoro, ai mari e ai monti… in tasca, in mano. A testa bassa.
Paesaggio umano smisuratamente social. Ognuno di noi al guinzaglio del proprio smartphone. Ad ogni latitudine, più o meno. Ad ogni età, neonato e pensionato, per ogni sesso. Super intersezionale. La psichiatria, che ha il naso fino, ha inventato il problematic smartphone use (PSU) Ma quale problematic? Obvious smartphone use. Non è un gingillo, è una Lampada di Aladino dai mille favori. È un essere più che uno strumento tecnico. Non sono un filosofo e torno a incantarmi con questo congegno luccicante che ci h… → leggi di più su Pillole di Graffio
Lo sostiene uno studio dell'Università della California, che rivela come le TV LG e Samsung registrano i contenuti visualizzati e li usano per profilare gli utenti.
Molti conosceranno Shazam, l'applicazione che è in grado di riconoscere una canzone "ascoltando" pochi secondi di essa. Qualcosa del genere avviene con le Smart TV e i programmi televisivi, solo che il funzionamento è automatico e prescinde dalla volontà dell'utente.
A svelarlo è uno studio dell'Università della California, che ha analizzato i televisori di LG e Samsung nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
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Il 176° Mercoledì di Nexa si terrà mercoledì 9 ottobre, alle ore 17.30, con un incontro dal titolo "An anti-fascist approach to AI means decomputing".
Ospite: Dan McQuillan (Goldsmiths, University of London), autore del libro Resisting AI. An Anti-fascist Approach to Artificial Intelligence.
Tutte le informazioni per partecipare sono sul sito del Centro Nexa for Internet Societty
Leggi una recensione del libro
"AI’s apparatus of computation and social relations produces a nested set of inevitable harms, from states of exception to environmental degradation. A common thread running throu… → leggi di più su Pillole di Graffio
AlphaGo è un’Intelligenza artificiale creata dalla società DeepMind, oggi controllata da Google, per battere gli esseri umani al gioco orientale del Go. Nel 2016 ha sconfitto il campione mondiale con una mossa ritenuta “sbagliata”, spingendo diversi osservatori a parlare di intelligenza quasi magica. Una visione “tecnoentusiasta” che agita l’imperscrutabile ma dimostra di ignorare la statistica. E non solo.
La tecnologia odierna si presenta, software o hardware che sia, sotto forma di “scatole oscure” che i produttori confezionano in maniera da renderci impossibile comprenderla, studiarla e -soprattutto- modificarla. Questa impossibilità si traduce spesso in una forte sensazione di alienazione che fa sì che più di una persona si trovi a disagio.
Secondo il filosofo Gilbert Simondon, l’alienazione tecnica cresce al crescere del divario tra cultura e tecnica. Questo divario fa sì che la tecnica venga vissuta come pericolosa dai tecn… → leggi di più su Pillole di Graffio
Alla luce dell'annuncio del gruppo GEDI, l'Autorità per la protezione dei dati personali ha deciso di seguire la situazione molto da vicino.
Nessuna indagine. Nessun approfondimento. Ma un faro acceso per capire l’impatto – in termini di protezione dei dati personali – dell’appena annunciato accordo di “partnership strategica” siglato tra OpenAI e il Gruppo Gedi. L’apertura dei contenuti pubblicati sulle edizioni online dei quotidiani La Repubblica e La Stampa (e gli altri che fanno parte del gruppo editoriale di proprietà della holding Exor) all’addestramento di ChatGPT e al prototipo del motore di ricerca SearchGPT è finita immediatamente sotto l’attenzione del Garante Privacy. Quasi a voler dire: “Uomo avvisato, mezzo salvato”.
→ leggi di più su Pillole di GraffioIl mio contributo alla pubblicazione "Keep it real, comunità in cerchio". Per chi ogni tanto mi chiede come mi sono ingaggiato in questo percorso tra hip-hop e educazione, perchè è nato il libro e come ora prosegue la cosa
L'articolo (Breve) storia della mia Pedagogia Hip-Hop proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopUn sogno che diventa realtà, è nata Keep it real, comunità in cerchio, la rete che riunisce tutte le più importanti realtà nazionali che utilizzano l’hip-hop come strumento educativo. Un cerchio in continua crescita a cui sono felice di portare il mio contributo. Qui il lancio stampa ufficiale, attingendo dalle parole del sito di daSud, … Leggi tutto "Abbiamo creato una rete nazionale per chi lavora con l’hip-hop in campo educativo"
L'articolo Abbiamo creato una rete nazionale per chi lavora con l’hip-hop in campo educativo proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHop6 parole-medicina per un approccio critico e desiderante al disagio delle nuove generazioni
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→ leggi di più su Pedagogia HipHopQuando i personaggi di film, serie tv, anime, manga divengono stimolo per porsi domande importanti sul mondo, la vita, se stessi
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→ leggi di più su Pedagogia HipHopTorna Alieni! il corso di formazione per i professionisti che si occupano di adolescenti.
L'articolo Alieni. Formazione per il lavoro con i nuovi adolescenti 2024-25 proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopUn'attività per liberare foto e immagini che custodiamo nei nostri dispositivi o che abbiamo affidato ai social network. Per farle respirare, dargli voce, renderle spazio di incontro.
L'articolo Voglio una cornice! Una vita per le immagini, al di là dei social proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopUn tempo era «rock o lento?»: il rock, la velocità, la bandiera dei giovani, il lento invece cosa da vecchi. Oggi, con i «boomer» persi in un vortice di frenesia in cui si perde il senso, le nuove generazioni vogliono tirare il freno. Qualche suggestione musicale e pedagogica (e politica...).
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→ leggi di più su Pedagogia HipHopsuggerimenti per allestire setting per il lavoro riflessivo ed esperienziale nel digitale
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→ leggi di più su Pedagogia HipHopUno studio radio-televisivo fai-da-te per la formazione a distanza. A ognuno il suo, a sua misura. Questo è il mio...
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→ leggi di più su Pedagogia HipHopIl tentativo di riassumere cosa abbiamo imparato in questi due lunghi anni, per aprire riflessioni più ampie sul nostro rapporto con la tecnologia, in contesti educativi e non solo
L'articolo Organic FaD: Suggerimenti per una formazione a distanza critica, ecologica e libera proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopinfo[at]circex[dot]org grazie ad alekos.net - logo: Fabio Lapiana