Notizie affini
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Disconnessioni. Guasto al largo di Abidjan, da giovedì paesi popolosi come Nigeria e Sudafrica sperimentano seri problemi di connettività. Cittadini, imprese e istituzioni in tilt. Mistero sulle cause e incertezza sui tempi di recupero
Lo scenario in cui oltre mezzo miliardo di persone, tutte allo stesso momento, si ritrovano fuori dal mondo perché Internet va in down e non si riprende più è una delle più inquietanti, distopiche e pericolose eventualità che il mondo potrebbe fronteggiare.
IN REALTÀ QUESTO SCENARIO si è verificato in mezza Africa alle 12:30 di giovedì. A farne le spese, in Costa d’Avorio, Liberia, Benin, Ghana, Burkina Faso (in modo grave), Sudafrica, Lesotho, Nigeria (in modo lieve), Camerun, Gabon e Namibia (a singhiozzo), milioni di individui che fanno fatica, ancora oggi, ad accedere a internet. In questi Paesi vivono, complessivamente, oltre 400 milioni di persone. E, con loro, le pubbliche amministrazioni, le imprese, i gr… → leggi di più su Pillole di Graffio
"A breve il Comitato Europeo dei Garanti esprimerà la propria decisione incolante sula legittimità del "Pay or OK", che preferisco chiamare "stacce o paga", ossia l'idea che si possa "pagare con i propri dati" un bene o un servizio, proprio come ci chiedono di fare molte testate italiane.
Io vedo due problemi:
Immaginate il padrone di casa che dice "ti installo una webcam nelle doccia, ma se non sei d'accordo puoi pagarmi il doppio dell'affitto".
È una vera scelta? È un consenso libero?"
Ascolta il podcast di V… → leggi di più su Pillole di Graffio
Il progetto italiano Gazaweb: permettere l'accesso a internet alla popolazione civile con gli «alberi della rete»: con un solo smartphone si dà connettività a decine di persone. Un atto popolare in assenza di interventi istituzionali esterni
Una carrucola, un secchiello, uno smartphone e una e-sim: un albero della rete, a Gaza, nasce così. Obiettivo, fornire a più persone possibile l’accesso alla rete internet. Che non serve solo a comunicare con il mondo esterno: serve a tenersi in contatto con familiari e amici, coordinare i soccorsi, individuare i dispersi, tenere in piedi un’idea di comunità sgretolata dalla guerra.
Da ottobre Gaza è un buco nero, o quasi. Il volume del traffico è crollato. Non esistono più punti di emissione a causa dei raid sulle infrastrutture di telecomunicazione, i blackout intenzionali e le restrizioni all’accesso all’elettricità
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E' in vigore dal 7 marzo il regolamento che l’Europa ha voluto per riequilibrare la concorrenza nei mercati digitali.
Le big tech stanno cambiando molta della tecnologia alla base dei loro servizi e gli utenti europei se ne accorgeranno presto: tutto perché scattano giovedì le regole del Digital Markets Act, il regolamento che l’Europa ha voluto per riequilibrare la concorrenza nei mercati digitali.
Con sanzioni fino al 10 per cento del fatturato globale, che raddoppiano in caso di recidiva: un bel disincentivo. Non sorprende che le big tech stiano cominciando ad annunciare importanti modifiche, anche se alcune novità forse richiederanno ancora mesi e un braccio di ferro con l’Europa per esprimersi appieno. Le modifiche che le big tech stanno facendo ora sono in effetti “proposte” di adeguamento al Dma, che la Commissione europea dovrà valutare. → leggi di più su Pillole di Graffio
Parla un ingegnere di Google, attivista e organizzatore del gruppo nato in opposizione al Progetto Nimbus
Nel suo saggio all’interno di Emancipatory Social Science (Orthotes, 2020), Franco Bifo Berardi parlando della crisi sistemica ed ecologica, conclude evidenziando due situazioni alle quali guardare per intravedere un’alternativa alla catastrofe: la prima è la «crociata dei bambini», cioè quella catena di movimenti ecologisti scaturiti dalla sensibilità radicale dei giovanissimi, e l’altra è la possibilità posseduta dalle lavoratrici e dai lavoratori della conoscenza che innervano il tessuto della produzione cognitiva e tecnica: «Ma questi 100 milioni di lavoratori cognitivi – sparpagliati nei centri di ricerca, nei laboratori di sperimentazione, nelle università, negli ospedali – possono ad un certo punto, e probabilmente per contatto con la crociata dei bambini, rendersi conto che loro posseggono la potenza per smantellare la macchina c… → leggi di più su Pillole di Graffio
Giovedì 21 marzo alle ore 17:00 nel coworking Dialogue Place (Napoli) incontreremo l'aurore del libro L'intelligenza Inesistente. Un approccio conviviale all’intelligenza artificiale (Altreconomia 2023).
Con l'autore dialogheranno: Josè Compagnone, Web and Design Anthropologist fondatore di Goodea, Cristina Mele, ordinario Economia e innovazione dei servizi UNINA. Modera: Dana Cappiello, PM di Project Ahead. Discussione aperta, con interventi del pubblico.
Un'occasione fantastica per misurarci sul tema dell'AI, comprendendone i pro e i contro, per provare a immaginare e costruire tecnologie alternative, che promuovano la convivialità e la partecipazione diffusa, a scuola come nella società.
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La Commissione europea ha violato le norme sulla protezione dei dati personali per le istituzioni, il Gdpr, usando Microsoft 365. Lo ha fatto sapere il Garante europeo per la protezione dei dati, a seguito di un’indagine aperta sull’esecutivo europeo, che ha evidenziato come la Commissione non sia stata in grado assicurare un livello adeguato di protezione ai dati trasferiti fuori dall’Unione europea o dallo Spazio economico europeo.
Secondo il Garante, Wojciech Wiewiórowski, la Commissione ha infranto diverse disposizioni del regolamento 1725 del 2018, relativo alla protezione dei dati raccolti e trattati all’interno delle istituzioni, degli organi, degli uffici e delle agenzie dell’Unione. Una violazione che ha origine dallo stesso contratto stipulato tra Microsoft e l’esecutivo, nel quale l’istituzione ha mancato di specificare quali dati siano raccolti e a quale scopo quando si utilizza Microsoft 365, che comprende World, Excel, PowerPoint, Outlook e altri applicati… → leggi di più su Pillole di Graffio
Cassandra Crossing/ Perché un dettaglio tecnico delle false IA, per giunta di tipo matematico, dovrebbe essere conosciuto da tutti?
Il collasso di un modello di LLM avviene quando un modello, addestrato sui dati generati da generazioni precedenti di modelli, inizia a perdere informazioni, particolarmente sulle code della distribuzione statistica dei dati originali, e alla fine converge verso una stima a punto singolo, con poca varianza statistica (in soldoni, fornisce sempre la stessa risposta a qualsiasi domanda).
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NON DIPENDE (SOLO) DA TE.
INTERNET E STRUMENTI CONVIVIALI.
COSTRUZIONE DI ATTIVITÀ DIDATTICHE.
Nell'ambito delle azioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) finalmente abbiamo organizzato non uno ma ben tre corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie.
Ogni corso è rivolto ai docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo che precari/e, è gratuito e consente di ottenere i crediti formativi in base alle ore frequentate.
Puoi scegliere di partecipare a uno dei corsi o a tutti e tre.
Leggi di più per scoprire i 3 cicli: date, orari e contenuti.
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Quando nel 2016 fu revisionata la legge sui servizi di intelligence del Paese, per placare l'opinione pubblica il governo dell'epoca e il capo dei servizi segreti dichiararono che non ci sarebbe stata una sorveglianza generalizzata dellɜ cittadinɜ, e che la legge si sarebbe applicata solo alle persone risiedenti al di fuori del confine elvetico.
Tuttavia, dai documenti e le ricerche fatte da Republik, risulta che:
Il mio contributo alla pubblicazione "Keep it real, comunità in cerchio". Per chi ogni tanto mi chiede come mi sono ingaggiato in questo percorso tra hip-hop e educazione, perchè è nato il libro e come ora prosegue la cosa
L'articolo (Breve) storia della mia Pedagogia Hip-Hop proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopUn sogno che diventa realtà, è nata Keep it real, comunità in cerchio, la rete che riunisce tutte le più importanti realtà nazionali che utilizzano l’hip-hop come strumento educativo. Un cerchio in continua crescita a cui sono felice di portare il mio contributo. Qui il lancio stampa ufficiale, attingendo dalle parole del sito di daSud, … Leggi tutto "Abbiamo creato una rete nazionale per chi lavora con l’hip-hop in campo educativo"
L'articolo Abbiamo creato una rete nazionale per chi lavora con l’hip-hop in campo educativo proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHop6 parole-medicina per un approccio critico e desiderante al disagio delle nuove generazioni
L'articolo E’ tempo di un approccio educativo e sociale alla sofferenza degli adolescenti proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopQuando i personaggi di film, serie tv, anime, manga divengono stimolo per porsi domande importanti sul mondo, la vita, se stessi
L'articolo Personaggi fantastici per urgenze reali proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopAlieni, il corso di formazione per i professionisti che si occupano di adolescenti.
L'articolo Alieni. Formazione per il lavoro con i nuovi adolescenti proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopUn'attività per liberare foto e immagini che custodiamo nei nostri dispositivi o che abbiamo affidato ai social network. Per farle respirare, dargli voce, renderle spazio di incontro.
L'articolo Voglio una cornice! Una vita per le immagini, al di là dei social proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopUn tempo era «rock o lento?»: il rock, la velocità, la bandiera dei giovani, il lento invece cosa da vecchi. Oggi, con i «boomer» persi in un vortice di frenesia in cui si perde il senso, le nuove generazioni vogliono tirare il freno. Qualche suggestione musicale e pedagogica (e politica...).
L'articolo Perché la musica dei più giovani sta rallentando? Un fenomeno che apre anche a nuovi immaginari educativi proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopsuggerimenti per allestire setting per il lavoro riflessivo ed esperienziale nel digitale
L'articolo Come creare un ambiente accogliente in videochat proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopUno studio radio-televisivo fai-da-te per la formazione a distanza. A ognuno il suo, a sua misura. Questo è il mio...
L'articolo Una postazione creativa per il lavoro educativo in videochat proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
→ leggi di più su Pedagogia HipHopIl tentativo di riassumere cosa abbiamo imparato in questi due lunghi anni, per aprire riflessioni più ampie sul nostro rapporto con la tecnologia, in contesti educativi e non solo
L'articolo Organic FaD: Suggerimenti per una formazione a distanza critica, ecologica e libera proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
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