Corsi di Pedagogia Hacker per docenti
Nell'ambito delle azioni del PNRR abbiamo organizzato dei corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie. Scopri i 3...
Negli oltre 3.200 indirizzi Ip oscurati sono finite una serie di iniziative legali. Agcom nega i problemi, mentre su Github si rivendica la pubblicazione del codice sorgente dell'app
Aumenta il conto dei danni collaterali di Piracy Shield, la piattaforma nazionale per bloccare in automatico in 30 minuti lo streaming pirata di partite di calcio. Nelle intenzioni dei promotori, la Lega calcio Serie A e l’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom, che l’ha in gestione), il sistema dovrebbe abbattere solo i siti che trasmettono senza autorizzazione eventi sportivi in diretta. Ma, alla prova dei fatti, nei 3.212 blocchi compiuti da Piracy Shield dal lancio, il primo febbraio, sono finite anche risorse di rete che nulla hanno a che fare con la pirateria online. La loro colpa? Condividere l’indirizzo Ip con i siti nel mirino di Agcom. E nelle scorse su Github, piattaforma dove sviluppatori e ingegneri condividono e pubblicano il codice dei loro software, è compar… → leggi di più su Pillole di Graffio
Atresmedia, Movistar, Egeda e Mediaset sostengono che sulla popolare app di messaggistica istantanea proliferassero link per violare il diritto d'autore
Dal 25 marzo 2024, Telegram non funziona più in Spagna. Almeno temporaneamente. La popolare app di messaggistica istantanea – utilizzata, secondo le ultime stime, dal 19% dei cittadini spagnoli – non potrà più operare sul suolo iberico dopo la decisione presa dal giudice Santiago Pedraz in seguito alle molteplici reclami avanzati da almeno quattro grandi gruppi di media audio-visivi nei confronti della piattaforma. Si parla di pirateria e di violazione delle leggi sul copyright. Soprattutto quello legato ai diritti di trasmissione di film, serie tv e partite di calcio (e altri sport).
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Big Tech. Alphabet (che controlla Google), Apple e Meta avrebbero violato il Digital Markets Act. La Commissione europea avvia un’indagine contro le tre aziende
È ancora scontro tra Europa e Big Tech americane, sempre in nome dell’apertura del mercato e del rispetto delle regole della concorrenza. Solo tre settimane dopo la pesante multa da 1,8 miliardi di euro comminata ad Apple da Bruxelles per violazione alla competitività in merito allo streaming musicale, la Commissione europea ha avviato ora un’indagine per non rispetto del Digital Market Act (Dma) – la legge sui mercati digitali entrata in vigore da due settimane – contro tre colossi digitali: Aphabet, che controlla Google, Meta, a cui fanno riferimento i social network Facebook e Instagram, e di nuovo contro il gigante di Cupertino.
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L’AI di massa, che tutto sommato è ancora da venire e dimostrare, avanza per supernove. La propulsione è quella di capitali ingentissimi e ad ogni passo semina morte e distruzione su chiunque altro ci abbia provato.
Iniziò allo stesso modo di tante storie incidentali, il 30 Novembre 2022 partì l’AI Race.
La bandiera a scacchi la diede un servizio di un’azienda poco nota, la OpenAI che lo aprì al pubblico con il nome di ChatGPT. L’AI è una materia che riguarda la scienza dell’informazione, molto più antica di questo software, ma l’effetto WoW fu così forte che segnò di per se una pietra miliare per l’intero settore. La profonda influenza di questo prodotto, soprattutto nella versione del lancio, non riguardava le effettive capacità, quanto piuttosto l’interesse del pubblico che attirava.
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Nell'ambito delle azioni del PNRR abbiamo organizzato dei corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie.
Scopri i 3 cicli: date, orari e contenuti.
Apriamo la puntata parlando del Piracy Shield, anzi lasciamo parlare l'AGCOM a riguardo. La scoperta delle più moderne tecnologie Internet, quali i siti e le CDN, mette l'AGCOM di fronte ad una grossa questione: bloccare i siti illeciti senza bloccare quelli leciti è difficile.
Negli USA, il complottismo (rappresentato da Schmitt, trumpiano DOC) arriva di fronte alla corte suprema, protestando per le limitazioni alla libertà di espressione subite, secondo lui, da account di estrema destra. Vista la composizione attuale della corte suprema, c'è da tremare.
Apple è stata accusata dall'antitrust USA di abusare della condizione di monopolio, facendo il tipo di cose che hanno sempre fatto: evitare l'interoperabilità.
L'ONU approva a larghissima maggioranza una risoluzione non vincolante sull'intelligenza artificiale. Si parla di rispetto dei diritti umani, ma sempre rimanendo sul vago. Non stupisce quindi ci sia stata l'unanimità.
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Stati uniti. Musk: «L’invasione di migranti voluta da Biden continua. Solo un’onda rossa a novembre può salvare gli Usa»
È troppo presto per dire che lo scopo di Elon Musk nel comprare Twitter fosse quello di riportare il suo amico Trump alla presidenza degli Stati Uniti? No, non lo è. Nel 2022 Musk ha pagato 44 miliardi di dollari (l’equivalente dello stipendio di diecimila operai americani per 200 anni) e ha ribattezzato Twitter “X” per esibire il suo ego smisurato. Poi la sua prima mossa è stata quella di eliminare il gruppo che si occupava di fiducia e sicurezza, ovvero di controllare che la piattaforma non diventasse uno strumento per aggressioni politiche o personali. L’unica parola che contava era la sua: il caos che ne è derivato ha causato la fuga degli inserzionisti e l’apertura di indagini da parte delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo.
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Il dipartimento di Giustizia: la big tech viola le leggi antitrust penalizzando le compagnie che potrebbero farle concorrenza
Per la terza volta in 14 anni il Dipartimento di Giustizia, Doj, e i procuratori di 16 stati, hanno citato in giudizio Apple, accusata di impedire alle società concorrenti di accedere alle funzionalità hardware e software di iPhone e Smart Watch, violando le leggi antitrust.La causa è stata depositata presso un tribunale federale del New Jersey e rappresenta il culmine della cosiddetta «indagine del secolo» avviata nel 2019, quando il dipartimento ha citato in giudizio Google e Alphabet per monopolizzazione del mercato. L’anno seguente un’indagine della sottocommissione giudiziaria della Camera ha poi stabilito che Apple, insieme a Google, Amazon e Meta esercitava «tipologie di monopoli» simili a quelli visti «all’era dei baroni del petrolio e dei magnati delle ferrovie», e che potevano essere considerate colpevoli «di aver ucciso la co… → leggi di più su Pillole di Graffio
Quando si parla di sviluppo di intelligenza artificiale si sottovaluta l'impatto ambientale di un processo fortemente energivoro. E l'IA è al centro delle attenzioni dell'edizione 2024 del Digital Cleanup Day, l'iniziativa che dal 2020 ci invita a ripulire la nostra vita digitale. Ecco alcuni pratici consigli da seguire.
In un mondo sempre più connesso, internet è diventato uno strumento indispensabile che influisce su quasi ogni aspetto della vita quotidiana: dall’accesso istantaneo alle informazioni alla capacità di mantenere in contatto persone e comunità su scala globale, la sua importanza non può essere sottovalutata. Le aziende operano online, le relazioni si formano e si mantengono attraverso reti sociali e l’istruzione si sviluppa in ambienti virtuali, rendendo Internet un pilastro della società moderna.
Tuttavia la digitalizzazione su vasta scala porta con sé sfide ambientali significative: i data center che alimentano la nostra insaziabile sete di… → leggi di più su Pillole di Graffio
Obiettivi e lacune della prima legge al mondo sull'intelligenza artificiale
Con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni, dopo un lungo e travagliato iter nel quale talvolta sembrava di essere a un vicolo cieco, ieri il Parlamento europeo ha approvato l’AI Act, la prima regolamentazione al mondo sugli utilizzi dell’intelligenza artificiale e dei sistemi basati su questa tecnologia. Composto di 113 articoli e 12 allegati, il documento si propone di proteggere diritti fondamentali e la sostenibilità ambientale, mantenendo l’obiettivo di facilitare e promuovere la crescita di competitor europei ai colossi statunitensi.
L’articolo 3 è quello che definisce cosa si intende per intelligenza artificiale, ovvero «un sistema basato su macchine progettato per funzionare con diversi livelli di autonomia» e che dalle previsioni e dai contenuti generati «può influenzare ambienti fisici o virtuali». La definizione non si applica quindi ai sistemi… → leggi di più su Pillole di Graffio
Il mio contributo alla pubblicazione "Keep it real, comunità in cerchio". Per chi ogni tanto mi chiede come mi sono ingaggiato in questo percorso tra hip-hop e educazione, perchè è nato il libro e come ora prosegue la cosa L'articolo (Breve) storia della mia Pedagogia Hip-Hop proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Un sogno che diventa realtà, è nata Keep it real, comunità in cerchio, la rete che riunisce tutte le più importanti realtà nazionali che utilizzano l’hip-hop come strumento educativo. Un cerchio in continua crescita a cui sono felice di portare il mio contributo. Qui il lancio stampa ufficiale, attingendo dalle parole del sito di daSud, … Leggi tutto "Abbiamo creato una rete nazionale per chi lavora con l’hip-hop in campo educativo" L'articolo Abbiamo creato una rete nazionale per chi lavora con l’hip-hop in campo educativo proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. 6 parole-medicina per un approccio critico e desiderante al disagio delle nuove generazioni L'articolo E’ tempo di un approccio educativo e sociale alla sofferenza degli adolescenti proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Quando i personaggi di film, serie tv, anime, manga divengono stimolo per porsi domande importanti sul mondo, la vita, se stessi L'articolo Personaggi fantastici per urgenze reali proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Alieni, il corso di formazione per i professionisti che si occupano di adolescenti. L'articolo Alieni. Formazione per il lavoro con i nuovi adolescenti proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Un'attività per liberare foto e immagini che custodiamo nei nostri dispositivi o che abbiamo affidato ai social network. Per farle respirare, dargli voce, renderle spazio di incontro. L'articolo Voglio una cornice! Una vita per le immagini, al di là dei social proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Un tempo era «rock o lento?»: il rock, la velocità, la bandiera dei giovani, il lento invece cosa da vecchi. Oggi, con i «boomer» persi in un vortice di frenesia in cui si perde il senso, le nuove generazioni vogliono tirare il freno. Qualche suggestione musicale e pedagogica (e politica...). L'articolo Perché la musica dei più giovani sta rallentando? Un fenomeno che apre anche a nuovi immaginari educativi proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. suggerimenti per allestire setting per il lavoro riflessivo ed esperienziale nel digitale L'articolo Come creare un ambiente accogliente in videochat proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Uno studio radio-televisivo fai-da-te per la formazione a distanza. A ognuno il suo, a sua misura. Questo è il mio... L'articolo Una postazione creativa per il lavoro educativo in videochat proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog. Il tentativo di riassumere cosa abbiamo imparato in questi due lunghi anni, per aprire riflessioni più ampie sul nostro rapporto con la tecnologia, in contesti educativi e non solo L'articolo Organic FaD: Suggerimenti per una formazione a distanza critica, ecologica e libera proviene da Pedagogia hip-hop / Davide Fant Blog.
notizie da: Pedagogia HipHop
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